sabato 15 maggio 2010

Eversori dell'archeologia costituita cercansi

Eversori dell'archeologia costituita cercansi. Per la verità ci accontenteremmo di semplici riformisti che ne abbiano le scatole piene delle vulgate consolidate o, in subordine, di laici che non si adagino sulle Verità rivelate. Si cercano, insomma, donne e uomini che se la sentano di porre qualche domanda a chi, magari è convinto di no, ma ha il dovere di dare risposte. Le domande che ho in mente sono:
1.E' vero o non è vero che in un certo giorno di una trentina di anni fa, fu ritrovato a Villanovafranca un coccio presuntivamente del XIV secolo avanti Cristo che presentarva iscrizioni cuneiformi, come tali individuate da un assirologo della fama del prof. Giovanni Pettinato? E se sì, la persona che lo ritrovò e che oggi dirige un importante museo territoriale che ne ha fatto, a chi lo ha mostrato, che notizie ha raccolto su quell'antico reperto?
2.E' vero o non è vero che da qualche parte, esiste una navicella nuragica, trovata nei pressi di Teti, la quale presenta evidenti segni di scrittura? E se è vero, quando e dove sono stati pubblicati gli studi che naturalmente devono esser stati pubblicati dagli esperti della Soprintendenza che l'hanno ritrovata e esaminata?
3.E' vero o non è vero che un giorno precedente il 5 febbraio 2010, in regione Capichera, fu trovata una ceramica con una “misteriosa scrittura” come riferirì il telegiornale della emittenta sarda Videolina? E se sì, che ne è stata della ceramica e che cosa hanno scritto su quella ceramica gli archeologi che per la Soprintendenza hanno fatto gli scavi?
4.E' vero o non è vero che nei pressi di Pozzomaggiore, in data non precisata è stato ritrovato un coccio di ceramica con evidenti segni di scrittura? E se si, che ne è stato del reperto e che interpretazione ne è stata data dai funzionari dello Stato che dovrebbero averla in custodia?
In alcune di queste domande – mi dice un amico avvocato – c'è la prefigurazione di ipotesi di reato, fra le quali l'abuso d'ufficio e la violazione del dovere d'ufficio. Sarà come dice lui, ma un esposto alla magistratura, pur utile per far capire quanto poco si è disposti a tollerare l'abuso della nostra pazienza, credo dovrà essere l'ultima arma. Ce ne è un'altra: scrivere a tutti i parlamentari sardi e a tutti i presidenti dei gruppi in Consiglio regionale, chiedendo loro che pongano al ministro dei beni culturali e alle Soprintendenze della Sardegna quei quattro gruppi di domande. Ci sono cinque, dieci, quindici persone disposte a firmare insieme a me questa lettera? Non penso solo alle persone che hanno in questi anni maturato la convinzione che ci si nasconda qualcosa di importante, penso anche a chi avrebbe tutto l'interesse a che questo sospetto sia cancellato.

52 commenti:

shardanaleo ha detto...

ecco: FACCIAMO un ELENCO di questi REPERTI trovati e mai resi noti... prepariamo un testo da consegnare ai nostri Politici a Roma e p/c anche ai nostri governanti della regione... lo pubblichiamo su FIRMIAMO.IT e poi lo possiamo spedire con le firme... una volta tanto credo che qui saremo d'accordo al 90% dei bloggisti... io fornisco la mia CASSA DIRISONANZA per invitare a firmare... nell'occasione potrò anche fornire DETTAGLI maggiori sul DOCUMENTO DI POZZOMAJORE: DATE, LUOGHI, SCAVI ecc... altri faranno altretanto per gli altri documenti... Sono d'accordo anch'io: NIENTE MAGISTRATURA, siamo persone che usano l'intelletto e la saggezza culturale per combattere la battaglia che molti di noi conducono da decenni sulla RESTITUZIONE AI SARDI di quanto gli è stato nascosto o predato.
kum salude.
Shard

Pierluigi Montalbano ha detto...

Se i 4 punti segnalati nell'argomentazione sono veri (e al momento ritengo che lo siano) sono pronto a fare il possibile per sensibilizzare le persone con cui ho contatti virtuali e personali. Firmerò la petizione.

zuannefrantziscu ha detto...

D'accordo Leo. Aggiungi tutto quel che sai ai quattro punti. E' meglio pubblicare l'appello quando le cose da chiedere sono compiute. Ti pare?

zuannefrantziscu ha detto...

@ Pierluigi
Credo lo scopo delle domande sia quello di avere delle risposte. L'importante è che sono fondate su inequivocabili dati di fatto.

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Firmerò anch'io.

La lettera dovrebbe essere indirizzata a mio parere ai seguenti enti:
Università cagliari e sassari
sovrintendenze cagliari e sassari,
docenti di presistoria e propotostoria e di Fenicio Punico, ai
Tribunali sardi ,
al presidente Cappellacci e all'assessore alla cultura, a tutti i deputati e senatori.


PS: Condicio sine quam non (per la mia firma) chiedere info su quei reperti senza fare nessun riferimento ai libri di fantaarcheologia di Leonardo Melis.

Andrea Brundu ha detto...

Condivido pienamente quanto scritto da Leo e da Zuannefrantziscu,anche se inviterei gli interessati a dare chiarimenti in modo spontaneo,come il quieto vivere civile prevede.
Rammento che i reperti non appartengono agli archeologi che li hanno ritrovati,ma alla comunità tutta,in qualità di patrimonio storico archeologico. Se questi signori non hanno ne il tempo ne la voglia di studiare e divulgare quanto di attinente a detti reperti,passino la mano a chi invece questo interesse può averlo.

Andrea Brundu

Pierluigi Montalbano ha detto...

Allora giro il coltello nella piaga, ma a favore degli archeologi.
Numerosi scatoloni zeppi di reperti sono facilmente individuabili in tutti i musei, nei dipartimenti e nei depositi. Dio solo sa quanto materiale è stato scavato ma riposa dentro quegli involucri. Ma gli archeologi non c'entrano nulla! Si battono, anzi, per cercare fondi per tirare fuori quei materiali e classificarli per una pubblicazione. Bisogna smuovere i capi, i decisori, e gli archeologi non sono fra questi, e sono più incaz...ti di noi. Fate un solo nome fra loro e vedrete che vi risponderà in merito. Si è pensato di coinvolgere i laureandi per fare delle schede, ma non è semplice. Non mettiamoci contro chi non c'entra, dobbiamo remare verso lo stesso obiettivo.

shardanaleo ha detto...

X Montalbano: gli archeologi non c'entrano? Come sarebbe? CHI deve pubblicare i ritrovamenti della CAMPAGNA DI SCAVO effettuata? Di che CAPI stai parlando? La sovrintendenza è composta da ARCHEOLOGI.. o credi sia composta da GINECOLOGI?
Cosa c'entra quello che dici? Guarda che nessuno qui vuole COLPEVOLIZZARE NESSUNO... si tratta di ottenere un risultato: quello di vedere pubblicati i risultati di alcuni scavi in cui figurano CERTI ritrovamenti. I più importanti per ora sono questi QUATTRO.
Qauli sarebbero i CAPI di cui parli? io non l'ho capito.
X G.franco: eventuali precisazioni saranno fatte al momento da CHI ha ritrovato questi documenti (cioè coloro che hanno partecipato agli scavi e magari PRESIEDUTO)...In mancanza di tali precisazioni, noi diremo il resto di quanto esponiamo qui.
prpprio come avvenne nel 2005 per le STATUE GIGANTI.
Io posso precisare sul DOCUMENTO DI POZZOMAJORE di cui ho rintracciato l'immagine e ho contribuito alla conoscenza... pur NON avendo MAI VISTO il reperto. Altri faranno lo stesso per gli altri 3 documenti.
Una volta postata la petizione (se vuoi puoi occupartene... tu sai già come si fa), ognuno di noi si prodigherà a farla conoscere... raggiunte alcune centinaia di firme, le stampiamo e le inviamo a CHI di dovere (ripeto NIENTE MAGISTRATURA O AVVOCATI DI SORTA) ... Non vogliamo il male di nessuno, solo la conoscenza di questi reperti.
Kum Salude
shard

Andrea Brundu ha detto...

Non credo che la scoperta di reperti, come quelli citati da Zuannefrantziscu,doveva sin dall'inizio passare inosservata. Anzi, a mio parere, documenti come quello di Pozzomaggiore,et similia,non dovrebbero neanche entrarci in magazzino,proprio per il loro alto valore,in quanto contenenti scrittura(e che scrittura!).
Se invece prendono la via del deposito e della "dimenticanza",mi dispiace contraddire Montalbano,ma non vi è la volontà di pubblicizzare tali scoperte come sensazionali.Sensazionale è infatti la scoperta di scrittura di quei tipi in Sardegna,la qual cosa non mi sembra che occorra la Laurea,per poterla comprendere.
Se tali scoperte,come anche,quella della seconda ziggurat,passano come banali,la colpa a chi si deve?Ai lettori di questo blog?
Io dico,ma lo dico da Brundu,se c'è da modificare qualcosa in questa benedetta storia della Sardegna,perchè non si inizia a farlo?Almeno,chi lo farà,avrà il merito,e non,certo,la derisione dei colleghi di tutto il mondo.
In ogni caso,la Sardegna avrà il merito che gli spetta,poichè tali reperti presto o tardi rispunteranno,magari accompagnati da altri che ne verranno trovati,o recuperati dai magazzini dell'oblio. Già...,ma a questo ci stanno pensando altri.Grazie Leo,e grazie Sanna!

Andrea Brundu

zuannefrantziscu ha detto...

C'è un equivoco di fondo, caro Pierluigi, chiarito il quale credo non ci siano poi grandi divergenze. Nessuno ce l'ha con gli archeologi che, con tutte le difficoltà che tu dici, fanno il loro dovere. E non lo fanno - come suggerisce Brundu - coloro che hanno in mano il coccio di Villanovafranca e non provano la curiosità di capire che cosa siano quei chiodini ritti e orizzontali e, se non lo sanno, lo chiedono a chi ne sa.
So di un paio di archeologi (e chi sa quanti siano?) che guardano ammutoliti l'accumularsi di reperti curiosi che anche ad essi "paiono" recanti scritture. Posso comprendere il loro silenzio pubblico, meno che non scatenino un casino là dove lavorano, rivendicando il loro diritto a sapere che cosa diavolo sia quella "scritta misteriosa" trovata in regione Capichera. Certo che sono incazzati, lo so. Ma che senso ha la loro ira se non la esprimono? Non sembra anche a te che questa ira silenziosa sia, alla fin fine, complicità con chi "consiglia" loro di tacere?
Io non dispero che qualche parlamentare sardo o italiano si accorga di questo incredibile clima omertoso e ne chieda conto.

Pierluigi Montalbano ha detto...

Sì Gianfranco, hai inquadrato il mio rammarico e stiamo dicendo la stessa cosa. Il neo è proprio l'apparente paura degli addetti ai lavori (gli archeologi) nel fare casino. Ma sai bene che lavorano alle dipendenze dei decisori ed è palese che non possono alzare la voce. Molti archeologi vorrebbero mettere le mani (in senso buono) sui reperti conservati (non occultati) ma gli ostacoli sono numerosi. Siamo di fronte ad una burocrazia gestita a senso unico a seconda degli interessi del momento. Le statue di Monte Prama erano la punta dell'iceberg...ma capisci bene la montagna che sta sotto. In conclusione possiamo fare molto e dobbiamo legare la nostra voce a quella degli archeologi: più siamo...più in alto arriviamo.

Gigi Sanna ha detto...

Lo abbiamo già detto in questo Blog e condito in tutte le salse. O del caso 'scrittura' se ne interessa la politica oppure, anche se la partita è stata vinta, si resta fermi al palo. Una possibilità ci sarebbe: che 'qualcuno' si degnasse di rispondere, ma dubito che, per una serie di motivi (non difficili, del resto, da comprendere)lo farà. Si preferirà ancora il silenzio - collaudatissimo nel campo degli studi e delle ricerche- che tutto avvolge e, col tempo, tutto immerge nella totale dimenticanza.
Ma ora, forse non lo si è capito, la posta in gioco è davvero enorme. Lo dico e lo ripeto senza presunzione: le nuove ricerche, soprattutto quelle epigrafiche (che sono oggettive e non soggettive), stanno facendo uscire la Sardegna dalla preistoria. Per questo, cioè per questa posta immensa, è però giusto (anche se tanto è stato pubblicato, illustrato e divulgato) che non ci si accontenti ancora. E' giusto che ci sia chiarezza assoluta su tutta la linea, chiarezza che non può non riguardare i quattro casi messi in elenco da Gianfranco Pintore. Ma chi la può fornire questa chiarezza? Il silenzio forse? O l'indifferenza che maschera l'imbarazzo? O la cosiddetta cautela dietro la quale si nasconde ormai solo la determinazione di non fare il minimo passo?
La può fornire forse solo chi, rendendosi conto della suddetta posta, attiva tutti i meccanismi possibili perchè silenzio, indifferenza e cautela paralizzante vengano battuti in breccia. Ci sono tanti consiglieri regionali e tanti parlamentari che si riempiono la bocca di proclami sul recupero del nostro patrimonio storico, linguistico. archeologico, religioso. Bene. E' ora di metterli, sia individualmente sia collettivamente alla prova. Speriamo che in molti siano coerenti e che ci diano finalmente una mano. Quanto alla magistratura mi preme aggiungere e sottolineare : si può pensare che, con tutte queste denunce, che durano oramai da anni, essa sia stata e se ne stia del tutto indifferente? Certo, essa decide di agire soprattutto in seguito ad atti formali; ma può anche agire di sua iniziativa una volta che sia ( e io credo che lo sia!) al corrente dei fatti. Soprattutto quando questi hanno un risvolto non solo penale di notevole entità ma anche di natura 'morale' immenso. I magistrati poi non stanno a vedere se qualche studioso cocciuto non è disposto a cambiare poco, molto o radicalmente qualche capitolo del suo libro. Rispettano quella cocciutaggine, anche la più tosta. Essi però non restano indifferenti nel vedere cosa tutto (eventualmente) di illecito si è fatto perché quel capitolo loro (o di altri) non venisse cambiato. Soprattutto se quel capitolo riguarda lo stabilire se i Sardi erano una cosa oppure un'altra del tutto differente. E differente nel positivo, s'intende.
In ragione di tutto ciò dico (anzi lo ripeto) ancora 'politica', saggezza e umanità. Ma penso che sia difficile, con l'indignazione montante, che la vicenda non segua un percorso molto, ma molto meno umano del nostro. E il ricorso all'estrema 'risorsa' , caro Gianfranco,per ottenere giustizia forse non saremo noi a metterlo in movimento.

A Montalbano. Ti prego, anzi ti supplico, non fare il 'democristiano' altrimenti ci fai perdere la pazienza e ci privi di tutta quella buona disposizione d'animo che, facendo bene tutti i calcoli, non si dovrebbe avere per nulla. Non almeno con certi soggetti. E qui ci fermiamo.

Pierluigi Montalbano ha detto...

Caro Gigi, ci sono alcune eccezioni ovviamente...sono quei personaggi che confermano la regola. Non "vedere" solo quelli. In Sardegna abbiamo circa 200 archeologi, dei quali un centinaio sono operativi, fra i quali ce ne sono un paio che costituiscono l'eccezione. Altri 98 la pensano come noi (almeno sul punto in argomento). E lascia perdere i democristiani, hai proprio sbagliato mira di un km.

Gigi Sanna ha detto...

Guarda che quando io ti chiamo 'democristiano' celo una punta d'invidia. Mia madre quando facevo politica radicale indipendentista mi diceva: 'ti capisco, ma avrei preferito che fossi democristiano. Perchè i democristiani non sanno, in fondo, farsi dei veri nemici'. Per questo vincono. Hanno la capacità di mediare e di capire come sono fatti gli uomini'. Il cristiano sei tu e porti anche la croce ( e che croce), ma sono loro che appaiono tali'. Mia madre era una donna molto saggia. Ma io nel mio impeto giovanile le ho risposto: 'manco se m'impiccano!'. Credo che avesse ragione Lei. Ma il mondo si muove anche perchè ci sono i non-democristiani come me. Che portano la croce.
Per questo ti dico: non fare il semplicione: non sono due o tre. E se anche fossero un paio ti sembrano forse peggiori di quelli che (98 hai detto) fanno silenzio? Certo, lo so, lo so. Anche loro sono democristiani e bisogna capirli come li capisci tu.
Comunque, vediamo di procurare le firme. E tante. Sei d'accordo?

zuannefrantziscu ha detto...

Grazia Pintore scrive:

Anche io sono una "non democristiana" e sono felicissima che stia montando questa ribellione e sopratutto che si faccia qualcosa per uscire dal pantano. Anche dalla Toscana posso fare qualcosa? Mi sembra di essere una bambina che finalmente ha trovato degli amici pronti a ribellarsi dai sopprusi degli adulti! Sono pronta.

francu ha detto...

Io firmo.
Anzi, se sarà necessario, farò sciopero.

Giuseppe ha detto...

Ora non perdiamo tempo nel decidere di chi sono le colpe di questa situazione. Mi unisco senza dubbi di sorta all'appello: è arrivato il momento di ridare all'antica Sardegna il ruolo che assunse nella preistoria mediterranea.

Giuseppe Mura

shardanaleo ha detto...

Qui non si potrà più fare i DEMOCRISTIANI, come sottolinea Gigi. Su FIRMIAMO.COM appariranno i nomi e le firme... quando g.franco avrà postato L'APPELLO non ci sarà più spazio per i furbi. O ci siamo o NON ci siamo.
Se g.franco non ha ancora postato l'appello, voglio rimarcare che il contenuto sarà quello proposto proprio da lui: QUATTRO REPERTI come elencati e, ci tengo, accludendo anche il nome dello SCOPRITORE o dello RI-SCOPRITORE.
- Alludendo al DOCUMENTO DI POZZOMAJORE, ci tengo, sarà precisato che colui che ha RITROVATO il documento (almeno in immagine) è LEONARDO MELIS. Si, forse questa richiesta potrà apparire come pretesa di APPARIRE. Non è così e non mi frega se può sembrarlo. IL MOTIVO è un altro. I quattro RITROVAMENTI hanno bisogno di un referente che sappia spiegare DOVE, COME, QUANDO, CHI.
Ho preso il MIO esempio per non voler parlare per gli altri. Io la vedo così.
NO, Niente pubblicità, in questi casi sono solo fastidi. ma non ce lo ha ordinato il medico. E fa parte della nostra "missione" di studiosi (ognuno nel suo campo) per la RIVALUTAZIONE della NOSTRA STORIA DIMENTICATA.
In attesa della pubblicazione dell'appello, vi faccio sapere che è in arrivo in sardinia un giornalista (direttore di testata) e un esperto di megalitismo. Verranno a vedere lA ZIQURAT DI MELIS e il DOCUMENTO DI POZZOMAJORE (La foto).
L'interesse quindi si sta spostando anche in TERRAMANNA.
E' Ora!
Kum Salude
leonardo

elio ha detto...

Gli appelli e le firme, in genere mi fanno venire l'orticaria. Questa volta no! Firmo appena possibile.

alberto areddu ha detto...

@ Zedda

ho timore che la petizione, l'indirizzatario se la leggerà in galera, se ha avrà tempo per leggerLa.

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Blog della Dea Ragione? Non mi pare un termine appropriato! ottimo l'articolo di Desi Satta sui cosidetti "capovolti", ma per il resto mi pare un sito di pura goliardia!

Salvo alcuni ottimi spunti mi pare il blog del cazzeggio che idolatra l'ortodossia!
Non hanno ancora capito (ma spero che lo capiranno) che il vero problema dell'archeologia sarda è la pochezza degli archelogi isolani non la fantaarcheologia di Leo Melis.

Mauro Peppino Zedda ha detto...

caro Illiricheddu, alcune settimane fa Bernardini ha presentato in un convegno uno spillone nuragico delletà del ferro, con incise 4 lettere dell'alfabeto fenicio.
Il reperto si trovava in un contesto archeologico scavato 20 anni fa, è scandaloso che ci vogliano 20 anni per rendere nota una tal notizia, assolutamente scandaloso!

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Un chiarimento, sui reperti su cui si intende chiedere ragguagli, si dovrebbe indicare anche la persona (archeologo) autore del rinvenimento del reperto di cui si chiedono ragguagli.

Anonimo ha detto...

@Mauro Peppino Zedda
Caro sig. Zedda, io mi chiedo e le chiedo, è così difficile parlare di un argomento così delicato che coinvolge indistintamente tutti coloro che hanno a cuore la verità in senso assoluto, senza infilarci sistematicamente un commento al vetriolo nei confronti di Leonardo Melis.
Abbiamo tutti ben capito che lei non condivide le sue teorie, ma questo non le dà l'autorità per attaccarlo ad ogni piè sospinto.
Di certo Leonardo Melis non ha bisogno che io o chi che sia lo difenda, ma le posso assicurare che questo suo atteggiamento è sfiancante anche per chi non lo subisce direttamente.
La prego, basta, la finisca!!
Critichi nel merito della singola questione affrontata, come fanno tutte le persone di buon senso che umilmente frequentano questo blog.
E' sopratutto in questo che
QUESTO BLOG si differenzia dal' ALTRO BLOG.
Qui ora si discute di quattro punti ben precisi e delineati, la questione è semplice, dentro o fuori, pro o contro, con noi o contro di noi, con la verità o con l'occultamento, colpevole o malaccorto che esso sia.
Perdonate lo sfogo, ma il loro motto rimane sempre lo stesso “divide et impera”,
non facciamo il loro gioco.
Se siamo in comunione d'intenti stiamo uniti.
Grazie.
ADG

zuannefrantziscu ha detto...

@ Mauro
Ti credo sulla parola che, nella tua infinità bontà, tu possa trovare, fra una scoreggia, una sodomia, un rutto e una pernacchia e una goliardata qualcosa di buono nel blog pornoargheologgico. Scusa, ma preferirei l'avanspettacolo, dove i petomani volevano solo far ridere.

@ Aba
La banda scalcinata darà qualche grattacapo agli Illuminati. E' una promessa.

Gigi Sanna ha detto...

E' proprio così, caro Peppino, e tu non vuoi dar retta. Oltre il resto dai una mano ai gaddaroballi che hanno bisogno di tamburi occasionali oltre che delle loro 'trombette'. Gli animi liberi, si sa, si bisticciano terrbilmente anche e soprattutto, tra di loro; ma c'è un momento in cui prevale, deve prevalere, un fine che è superiore a tutti i fini particolari. Perchè da quel solo fine, una volta realizzato, dipende la possibilità di raggiungimento di non pochi degli altri.
Tu hai fatto bene a citare più volte la conferenza tenuta da Bernardini e lo scandalo dello spillone 'imboscato' ( e che cosa altrimenti?) per venti anni e più. Lasciamo perdere i risvolti di natura epigrafica ( la scrittura insistente su di un supporto in bronzo nuragico). Lasciamo perdere quello 'scientifico- accademico': il fatto cioè che per la prima volta un archeologo 'patentato' in Sardegna ci faccia vedere un oggetto nuragico scritto.
Il dato fondamentale che interessa ora è ancora uno: sapere perchè 'certi' oggetti (e non altri) si preferisce tenerli lontano dalla conoscenza del pubblico'. Questo è di capitale importanza. Perchè ci permetterebbe di capire che 'politica' ha fatto da tempo e fa ancora la cosiddetta 'scienza' sulla scienza stessa. In altre parole ci farebbe piacere se essa è stata ed è manipolata; ci farebbe piacere conoscere se c'è un burattinaio e se noi (per tanto tempo con l'anello al naso), riguardo a certe tematiche (storiche e linguistiche in particolare) siamo stati presi per i fondelli. La famigerata lettera a Frau della Bietti Sestrieri sul 'come' si deve trattare la scienza davanti ai Sardi autonomisti ci deve far riflettere perchè è particolarmente illuminante. Credo che non ci sia bisogno di riportarla per la parte che riguarda l'argomento. Nè credo che sia necessario riportare il furore 'politico', non certo estemporaneo, del predicatore Stiglitz contro noi eversori seguaci di Himler e di Hitler. Uno qua e l'altra là. Guarda caso!
Caro Pierluigi, tu hai affermato (e dovrai prenderti tutto il carico di questa affermazione che procede con forza di dettaglio) che ben 98 su cento degli archeologi ( quelli che contano) 'la pensano come noi (almeno su questo argomento)'. Bene. Vogliamo vedere quanti di essi 98, una maggioranza così schiacciante da sconfiggere ogni timore ed ogni rappresaglia, affiancherà la tua firma. Se quelle firme ci saranno sarò contentissimo d'essere costretto ad ammettere che gli 'anti-eversori' sono due o tre al massimo. Dei folli per conto loro. Anzi aggiungerò che il sospetto di controllo delle coscienze con la stessa cosiddetta scienza sta solo nella fantasia mia e di pochissimi altri. E discuteremo allora serenamente di un altro fenomeno che, qualunque esso sia, finalmente sarà chiarito.
Fai firmare l'appello ai 98 caro mio. Cosa facile dal momento che li sappiamo così incazzati.

Pierluigi Montalbano ha detto...

Caro Gigi, mi prendo la responsabilità di ciò che ho detto, ma fra quei 98 ci sono uomini, caporali, subordinati, impauriti...pertanto se firmeranno la metà farò i salti di gioia.

@ Leo
ti prego Leo, te le vai proprio a cercare...:cosa significa la zigurat di Melis? Non era di Pozzomaggiore?

Gigi Sanna ha detto...

D'accordo. Anche trenta: gli incazzatissimi. Vedremo, vedremo.

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Caro Zuanne Franciscu, l'articolo di Desi Satta sui cosidetti capovolti è di un interesse straordinario, lo considero uno dei pensieri più interessanti che siano stati scritti sull'argomento.


D'altro canto nel Blog delle doppie G vi sono tante cose che non mi piacciono, in primis il fatto che non hanno capito quali siano i reali problemi che attanagliano l'archeologia sarda.

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Gigi Sanna scrive: "Il dato fondamentale che interessa ora è ancora uno: sapere perchè 'certi' oggetti (e non altri) si preferisce tenerli lontano dalla conoscenza del pubblico'. Questo è di capitale importanza. Perchè ci permetterebbe di capire che 'politica' ha fatto da tempo e fa ancora la cosiddetta 'scienza' sulla scienza stessa. In altre parole ci farebbe piacere se essa è stata ed è manipolata; ci farebbe piacere conoscere se c'è un burattinaio" , L'unico grande burattinaio è stato Lilliu, ma non nel senso che indichi tu, nel senso che è lui che ha piazzato i suoi allievi dove ha voluto e potuto. Il dramma è che ha piazzato gente che non meritava neppure di fare il bidello (mi scusino i bidelli!!)!
Dunque non credo che vi siano dei burattinai, penserei invece a una gran mole di incapaci che non sanno cos'è il metodo scientifico e che non riescono ad affrontare scintificamente i problemi che si trovano davanti.
Molti hanno anche la pestifera presunzione di pensare che i reperti che trovano sono loro invece che della comunità dunque se li tengono nel cassetto della scrivania in attesa che scatti la scintilla (magari dopo un trentennio) che gli indichi il senso di quel reperto!

Parlerei dunque di inetti piuttosto che di burattinai!

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Caro ADG,
ho semplicemente chiarito che sono disposto a firmare l'appello proposto da ZuanneFranciscu a patto che nell'appello non vi sia nessun riferimento ai libri di Melis (ovviamente Melis è libero di firmare come qualsiasi altro, non ho nulla contro di lui), perchè ritengo che si tratti di libri di fanta archeologia.

Diverso il discorso sui testi di Gigi Sanna si può condividere o non condividerne il contenuto (in attesa che gli esperti si esprimano) ma è fuor di dubbio che sono stati redatti secondo procedure scientifiche.
Le proposte di Sanna sono controllabili si prestano ad essere confutate o verificate.
Viceversa quelle di Melis sono un accozzaglia di pensieri che non tengono conto di un dato fondamentale la stratigrafia della Sardegna preistorica.
La proposta di Melis invece di seguire principi scientifici segue il cosidetto schema della massaia che deve cucinare un minestrone! Che va dal fruttivendolo, prende le verdure che gli piaccono e cucina il suo minestrone, seguendo la teoria del minestrone Melis prende a casaccio i dati che gli piacciano e assembla i suoi best seller fantascientifici!!

shardanaleo ha detto...

""La proposta di Melis invece di seguire principi scientifici segue il cosidetto schema della massaia che deve cucinare un minestrone! Che va dal fruttivendolo, prende le verdure che gli piaccono e cucina il suo minestrone, seguendo la teoria del minestrone Melis prende a casaccio i dati che gli piacciano e assembla i suoi best seller fantascientifici!!""

lasciatemi indovinare... la MASSAIA sarà andata a prendere la VERDURA dal COLTORE ASTROFILO?... COLTORE, dico COLTORE... non CULTORE... eh! Questi cervelli strappati alla agriCULTURA!...

Gigi Sanna ha detto...

Gli animi liberi, si sa, si bisticciano terrbilmente anche e soprattutto, tra di loro; ma c'è un momento in cui prevale, deve prevalere, un fine che è superiore a tutti i fini particolari. Perchè da quel solo fine, una volta realizzato, dipende la possibilità di raggiungimento di non pochi degli altri.

D'as cumpresu o nono? De chie est como totu su minestrone? E totu su casinu? As fattu fintzas s'innu a sa maista de sa gaddara molentina!

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Cara Aba, non vi è nessuna contraddizione, Gigi ha presentato le sue teorie seguendo procedure sceintifiche le sue proposte sono controllabili (da esperti della materia) e dunque si prestano ad essere contutate o verificate.
Quando Melis dice che i nuraghi sono del 8500 a.C , in pieno mesolitico, senza spiegare il perchè è una sparata a c...o di cane, quando dice che arrivano gli shardana nel 2300 che trovano i nuraghi già costruiti e abbandonati, senza spiegare se nel 2300 a.C. vi fossero o non vi fossero indigeni , quando dice che la ziggurat e posteriore ai nuraghi. Queste altre ammenità di Leo Melis niente hanno a che fare con la scienza.

Insomma è un fanta-archeologo all'ennesima potenza! Dal quale ritengo doveroso prendere le distanze! Dal punto di vista scientifico s'intende !

Mauro Peppino Zedda ha detto...

caro Leo il fatto di essere Agricoltore è per me un vanto di assicuro che l'agricoltura moderna è una scienza assai più precisa dell'archeologia!
Tu invece sei un rappresentante di commercio e hai saputo mettere a frutto la tua capacità di saper vendere detersivi , nel vendere i tuoi libri di fantaarcheologia.
Che sai vendere è cosa nota, ma per chi è in grado di giudicare le corbellerie che scrivi è altrettanto evidente che sei un fantaarcheologo rappresentante di commercio!

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Caro Gigi, altre volte ti ho chiesto quali delle proposte (quelle originali intendo) di Leo Melis condividi, non mi hai risposto il tuo sfuggire alla risposta era molto più eloquente di qualsiasi risposta.
Ora riformulo la domanda : tra le tante corbellerie proposte da Melis trovatemi una cosa seria e vi assicuro che sono pronto a riconoscergli il merito!

Gigi Sanna ha detto...

'Gli animi liberi, si sa, si bisticciano terrbilmente anche e soprattutto, tra di loro; ma c'è un momento in cui prevale, deve prevalere, un fine che è superiore a tutti i fini particolari. Perchè da quel solo fine, una volta realizzato, dipende la possibilità di raggiungimento di non pochi degli altri'.

Posso ripeterti solo questo. Il resto? Non serve a nulla in questo contesto.
Due cherent sas firmas de una petitzione de sos blogeris po du cumprendere? Ses tostu comente unu tostoinu de bint'annos de su Sinis nostru!

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Cara Aba, si puo confutrare una teoria scientifica non una teoria fantascientifica ! Secondo la filosofia scientifica di Karl Potter , una teoria si dice scientifica quando viene strutturata in modo da poter essere confutata (cioè falsificata), le mie proposte e quelle di Sanna si prestano a tali procedure, quelle di Melis invece sono totalmente prive di costrutto scientifico, come si può confutare uno che dice che i nuraghi sono dell'8500 a.C. senza portare prove a sostegno della sua assezione.
Le proposte di Leo Melis sono assimilabili a quelle di uno che dice di aver visto un ufo! o gli si crede o gli si dice che è fantasioso!
Le proposte di Melis contengono una lunga serie di elementi indimostrati e indimostrabili che lo pongono fuori dalla scienza normale.
Asserire che la ziggurat di monte d'accoddi è più recente dei nuraghi rapprsenta una proposta che colloca il proponente nella fantascienza piuttosto che nella scienza!

shardanaleo ha detto...

C,,,,lo! non mi ero accorto di aver scritto una gran quantità di libri corredati di immagini di documenti inediti... tutto per dire che Monte d'akkodi e più recente dei nuraghi! Che sbadato! il bello (o il brutto?) è che ho dovuto scoprire un'altra ziggurat nel frattempo e trovare un documento scritto (uno di questi quattro) accantonato da CHI di dovere... CHE SPRECCO DI TEMPO!
AH! Dimewnticavo anche di essermi per un attimo illuso che IL NURAGHE sotto la ziggurat poteva provare qualcosa... che so, che magari era costruito prima della ziqurat... CHE INGENUO che sono!

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Un nuraghe sotto una ziggurat , questa è bella ! Credo sia più probabile che ti spuntino le ali e vederti volare fisicameente, oltre che nella fantasia come ami fare tuttora!!

zuannefrantziscu ha detto...

Prego con tutto l'affetto possibile Mauro Peppino Catone di rimettere in pausa il suo Melis delendum est o, in subordine, di pubblicare qui una sua completa ed esaustiva filippica. Purché cessi di mettere questo suo prezzemolo in tutti i cibi. C'è chi ne è allergico, come si trattasse di cicuta

DedaloNur ha detto...

alcuni di questi reperti forse rappresentano vicende curiose, vediamo cosa ne può uscire fuori...

@ caro pestifero Mauro:
c'è qualcosa di pubblicato circa lo spillone con caratteri fenici?

DedaloNur ha detto...

..... male che vada ci diranno che i reperti ci sono ma non sono "scritti" oppure che si è preso fischi per fiaschi....insomma a firmare non ci si perde nulla ...si fa comunque chiarezza....quindi chi non firma è solo perchè ha in antipatia i promotori o è prevenuto verso queste genere d'iniziative...o non gli importa nula che oggetti con iscrizioni siano celati per decenni nei magazzini come lo spillone nuragico con caratteri fenici...

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Si l'ha pubblicato Bernardini nei pre atti di un convegno di Senorbì.

PS: oh mio Dio, rileggendo i miei commenti, oltre ai consueti errori di battitura, mi accorgo che ho scritto Potter invece che Popper!

shardanaleo ha detto...

Il male riconosciuto dei forum e dei blog è il cosidetto TROLLISMO praticato da persone affette da fisime alle volte non ben definite, alle volte ben definite nei loro bersagli preferiti.
Ho un forum e un blog... piuttosto (molto) frequentato. Siamo riusciti a estirpare questa mala pianta, prima cancellando i post, poi con epurazioni e blocchi alle iscrizioni.
Tornando a noi: sono naturalmente abituato, come alcuni di noi, agli attacchi e alle ingiurie di chi non è d'accordo con alcune nostre teorie.
MA QUESTO CARDANKOSO PREZZEMOLO che infastidisce non solo me, impedendo una scorrevole discussione con i suoi continui attacchi paranoici senza senso, non è più sopportabile.
Caro GFranco, tu che odi i trolls almeno quanto noi tutti, non sperare che serva un tuo (per quanto gradito) richiamo. I trolls sono trolls... disturbano le discussioni, perchè non hanno altro da dire. Contnuamente, come un disco rotto, sempre con la stessa cantilena...
No, non voglio fare l'offeso. ma essere continuamente distratto dalle discussioni a causa del suo CANTILENARE, mi sta togliendo la voglia di intervenire. Poichè ho capito che il fastidio è generale, mi permetto di ribadire che ciò alla lunga danneggia il blog. Come accadeva con gli ANONIMI.
Se invece il fine ultimo di questo signore è quello di stancarmi e di fare in modo che me ne vada... beh! Forse sta per raggiungere il suo scopo. perchè a questo punto mi arrendo. trattenermi ulteriormente dal rispondere per le rime non è più nelle mie facoltà. E ciò danneggerebbe l'ambiente. no, non sto chiedendo l'esclusione del Troll palese, sto chiedendo di MODERARE i post. Quantunque nel mio forum avrei agito diversamente. ma qui sono a casa tua. Quindi sarò io a togliere il disturbo.
SORRRY
LEONARDO

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Caro Leo, perchè non spieghi le ragioni per cui i nuraghi li collochi all'8500 a.C., perchè non dici quali sarebbero le prove che atestano l'arrivo (in sardegna) degli shardana , nel 2300 a.C., perchè non spieghi perchè secondo te te la ziggurat di monte d'accoddi è posteriore ai nuraghi. Spiega, argomenta se ci riesci! Le sentenze che ti piace enunciare non hanno niente a che fare con la scienza!
Io con te sono pronto a fare battaglie , firmare appelli e quant'altro ma voglio che si sappia chiaro e tondo che Mauro Peppino ritiene che il contenuto dei best sellers di Leonardo Melis è fanta archeologia. Dopo che il coccio di Pozzomaggiore verrà (presumo considerato autentico, scusami Gigi ma io sono come San Tommaso) ti farò i miei complimenti per aver contribuito ad accellare la sua divulgazione , ma ciò non toglie che i libri che hai pubblicato sinora appartengano alla fantaarchelogia.

PS: Io in queso blog mi sento a casa condivito il pensiero politico del suo direttore,dunque la sua politica socio-culturale in toto, condivido anche gli sforzi per stimolare un dibattito scientifico attorno alle proposte di Gigi Sanna, sarebbe imperdonabile che un argomento così importante ( a prescindere da come andrà a finire) cadesse nel dimenticatoio!

Mauro Peppino Zedda ha detto...

Caro Leo se tu fossi un uomo di scienza dovrsti essere compiacciuto del fatto di aver trovato uno disposto a iniziare un dialogo con te e che tenta di confutare le tue proposte, io da parte mia non vedo l'ora di trovare qualcuno disposto a provare a confutare quanto scritto nel mio Archeologia del Paesaggio Nuragico.

shardanaleo ha detto...

E BASTA! Non se ne può più non si può continuare una discussion CONTINUAMENTE interrotta da TROLLS... Se Gfranco non la capisce la situazione... beh! tanti auguri e buona fortuna!

zuannefrantziscu ha detto...

Carissimi Leo e Peppino
la mia non è una mozione degli affetti (eppure ne avrei voglia di farla), ma solo un invito a riflettere sulla vacuità di una battaglia fatta a furia di "fantarcheologia" e di "o lui od io". Nel clima di corporativa difesa della cultura costituita (per la storia, la lingua, la letteratura e, naturalmente, l'archeologia) vedo le corporazioni ingrassare di soddisfazione per lo scannarsi che facciamo, noi "eversori", su qualunque cosa. Le corporazioni non vivrebbero un secondo di più se ci riconoscessimo reciprocamente.
Non dico per andare d'accordo, ma nell'essere convinti che ci sono più affinità fra Zedda, Sanna, Melis, Losi, Montalbano... di quante ce ne siano fra loro e la cultura costituita. Leo ha detto tutto giusto? Zedda ha ragione in tutto? Ma chi se ne importa: quella briciola di ragione che ciascuno per propria parte ha è un macigno negli ingranaggi ben oliati della corporazione. Ci vuol molto a capire che la data dell'arrivo dei Shardana in Sardegna è un dettaglio rispetto al provare che sono esistiti e che hanno avuto a che fare con la Sardegna? Una politica culturale (in archeologia come in storia come in linguistica) se non riesce a stabilire l'oggetto del suo intervento non vale una cicca ed è per questo che la politica culturale in Sardegna è fatta da linguisti che non sanno parlare la lingua, da strutture accademiche che, per esempio, non prevedono cattedre universitarie di nuragologia accanto a quelle di civiltà fenicia e romana.
Di una cosa, vi prego. Considerate che le nostre conoscenze sono cresciute grazie ad entrambi. E grazie a tanti, per fortuna, che non si sono accomodati su sedie già riscaldate da precedenti deretani.

Mauro Peppino Zedda ha detto...
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zuannefrantziscu ha detto...

Mi spiace davvero, Mauro. Ma visto che insisti nella tua crociata contro Leonardo Melis, devo dirti basta. Lieto di ospitare tutto ciò che vorrai scrivere su qualunque altra cosa, devo mettere un freno a questa tua insistente e futile litania, diventata ormai insopportabilmente fastidiosa.

francu ha detto...

Per me, invece, la litania di Mauro Peppino è riposante.
Anzi, se posso, mi permetto di dargli un consiglio: scrivi le cose che devi dire-chiedere a Melis, poi ogni volta che ti serve fai copia e incolla. Magari lo fai in carattere grassetto, così risalta di più e noi, tutti noi, sappiamo cos'è e andiamo avanti senza inciamparci sopra.
Diceva mio nonno: quello là è un sant'uomo: gli manca solo il chiodo in testa (s'obbili, diceva lui).
Tu, caro Mauro Peppino, a forza di conficcare chiodi in testa alla gente, fai concorrenza al papa polacco che di santi ne fece tremila! (E non è riuscito ad averne uno lui, di chiodo in testa!).