mercoledì 14 gennaio 2009

Crocores e Magliano: chi dice che sono etruschi?

di Herbert Sauren

Devo alla amabilità di Gigi Sanna, se ho ricevuto il disegno dell’iscrizione a spirale proveniente da Magliano. Secondo la sua informazione, e secondo la nota inscritta, l’oggetto è in piombo. Gigi Sanna cita ancora altri oggetti della regione etrusca e qui lo prego di inviarmene disegni o foto.
La discussione fra di noi è cominciata sul disco di Crocores, trovato in Sardegna, che presenta lo stesso tipo di lettere come le iscrizioni iberiche trovate in Spagna del I secolo aC e apparentemente come l’iscrizione di Magliano.

Leggi tutto

Questo blog è felice di ospitare un altro articolo dell'epigrafista tedesco Herbert Sauren (professore emerito ora in buen retiro in Portogallo) che discute con il professor Gigi Sanna sulla "etruschità" di due dischi con iscrizioni antiche. Sono quello di Crocores, trovato insieme ad altri reperti durante una secca del Lago Omodeo in Sardegna, e quello di Magliano, trovato nella cittadina toscana nel 1883 e classificato come etrusco (nella foto le due facce del disco).
Senza entrare nel marito della discussione, credo vadano messe in risalto un paio di questioni.
La prima è che sul disco di Magliano (oggi nel Museo archeologico di Firenze) si sa, o si crede di sapere, tutto, anche se Sauren contesta il fatto che quel piombo di otto centimetri sia etrusco.
La seconda è che, ad un anno dal sequestro del dischetto di Crocores, la Soprintendenza continua imperterrita a negare qualsiasi informazione. Sauren sostiene che non è etrusco, al contrario di quanto afferma Gigi Sanna, ma di una cosa è certo: il reperto è autentico. Nel gennaio dello scorso anno, così scriveva invece, un cronista della Nuova Sardegna: "Neanche il tempo di presentarli, che i reperti sono stati bollati in tutta fretta come falsi dalla Sovrintendenza che ha anche avanzato dubbi sulla serietà di chi li aveva ritrovati". (cliccando qui si possono leggere i due articoli dedicati dal giornale al ritrovamento).
Qualche giorno fa, un gruppo di frequentatori di Facebook, ha scritto al ministro dei Beni culturali sollecitando una sua iniziativa per appurare che cosa ne sia stato del dischetto di Crocores e degli altri reperti sequestrati ad Allai.

Nessun commento: