giovedì 8 maggio 2008

E gli struzzi non hanno più sabbia

La notizia del ritrovamento di questo altare nuragico e delle scritte che vi sono, è di dominio pubblico perché ne hanno parlato i giornali sardi e perché questo modesto blog è stato letto da centinaia di persone in Catalogna, Spagna, Stati uniti, Francia, Perù, Argentina, Germania, Canada, Svizzera, Australia, Regno unito, Panama, Svezia, Polonia, oltre che in Italia.
E' la bellezza della rete che impedisce a chi vuol continuare a fare lo struzzo, di sperare che, passato il tempo che dura un articolo di giornale, tutto torni nel silenzio. Lo stesso che è stato calato sui ritrovamenti ad Allai di reperti riconducibili probabilmente agli etruschi, sulla scritta ritrovata in una capanna nei pressi del Nuraghe Lugherras e di una quantità industriale di cose in grado di disturbare le certezze acquisite.
Come loro diritto (ci mancherebbe) hanno chiesto di non ricevere più segnalazioni del genere alcuni che avevo informato, con mail, dell'ultimo ritrovamento. Pochissimi lo hanno fatto, ma tutti in qualche modo legati alla Soprintendenza archeologica. Un loro sacrosanto diritto, quello di non essere disturbati. Eppure ho la sensazione che non si tratti solo della voglia di non essere molestati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dove è stato ritrovato questo altare?
E' un ritrovamento recente?
Grazie
Mario

zuannefrantziscu ha detto...

Dove di preciso non lo posso dire. E' dalle parti di Norbello e la scoperta è di pochi giorni fa